Si arriva anche a protestare contro le sardine, tacciandole di non essere democratiche. Ma la realtà è che persino il linguaggio di Almirante era meno regressivo di quello della Bestia di Salvini. Tant’è che ormai pare impossibile avere uno schieramento senza «tanfo di fureria», direbbe Pasolini. “Piove, opposizione ladra!”. Gli uomini e le donne cui è caro Matteo Salvini, cominciando dai cronisti di fiducia, gli inviati, le matrone degne di un Satyricon populista, i Capezzone, lo scrittore opinionista che racconta di padre Pio che riteneva fosse peccato non votare “la fiamma”, i già insediati d’ufficio nei talk televisivi, come si…